Oya Yansa
A Cuba, nel secolo XVI, per necessità di mano d'opera, i colonizzatori importarono più di 50.000mila africani, destinati al lavoro forzato nei campi. Il desiderio di libertà e le condizioni disumane degli schiavi fecero accrescere la speranza e la forza interiore attraverso il culto religioso e la preghiera, le pratiche
religiose africane erano proibite dai colonizzatori, da qui nasce la necessità di "mascherare le divinità africane" chiamate Orichas, sincretizzandole con i santi della religione cattolica.
Una divinità al femminile è rappresentata da Oya chiamata anche Yansa, sincretizzata con la Virgin del Carmen e con Santa Teresa D'Avila.
Oya, è la guardiana e padrona della porta del cimitero, considerata la dea che comunica con gli spiriti dei defunti,, il suo carattere e forte e deciso, è una guerriera instancabile, padrona della candela, del vento e, insieme a Changò, del fulmine.
Il suo colore è il rosso scuro, il viola e il marrone, ama tutti i colori dell'arcobaleno che porta nella sua cintura, tranne il nero. Molto femminile e appassionata è dolcissima con i suoi figli che protegge ed ama, ma è spietata con i suoi nemici. Il suo strumento con il quale agita il vento è
l'iruke, rappresentato da una coda di cavallo, generalmente ne adopera due, ma essendo una coraggiosa
guerriera, puo' usare anche il machete.
Mara Mencarelli Salsa Fantasy "Oya"
Oya: regina del vento, della candela e guardiana della porta dei cimiteri, unico orisha guerriero femminile, veste i colori dell'arcobaleno sincretizzata in Santa Teresa. Dolce amabile con i suoi figli, terribile con i suoi nemici.
Nessun commento:
Posta un commento
Lasciate un commento: Grazie :-)!!!