Scuola e finanziamenti: l'Italia fanalino di coda in Europa

L'Unione degli Studenti con il sostegno dell'Obessu (rete europea sindacati studenteschi), tramite una ricerca chiamata "cose dell'altro mondo" ha decretato,  mediante la comparazione di 15 paesi europei,  la posizione dell'Italia al quartultimo posto, seguita da Islanda, Romania e Serbia.

Interessante sapere che sono stati considerati 14 diversi ambiti e indagini differenti che spaziano dall'erogazione delle borse di studio, alle agevolazioni per i computer, alle rette riguardanti le agevolazioni dei trasporti scolastici, le mense, i viaggi, fino ad arrivare alle agevolazioni per reddito e così via.
L'Italia si è guadagnata ben 8 voti insufficienti e 5 voti di mediocrità, quest' ultimi riguardano le agevolazioni per i libri di testo,l'affitto, le borse di studio e gli sconti riguardanti l'accesso ai luoghi culturali.
Ottima si è rivelata la votazione per Norvegia ed Austria che risultano ai primi posti della graduatoria.
In Italia manca totalmente una normativa nazionale sul diritto allo studio che sancisca le prestazioni minime che le regioni devono offrire agli studenti in materia di diritto allo studio.
Alle scuole mancano servizi e strumentazioni, con l'incalzante necessità di maggior finanziamenti da parte dello stato..
I finanziamenti nei confronti delle scuole sono venuti  a mancare circa dieci anni fa, e la situazione è andata peggiorando di anno in anno, con questi scarsi mezzi è difficile che un paese possa risultare competitivo nel contesto del panorama europeo.

In Italia si investe molto poco per la scuola  e l'istruzione, non considerando che la vera ricchezza di un paese è la sua cultura, almeno per me è così questo penso e per questo ho investito molto e continuo a farlo, per la cultura e la libertà dei miei 3 figli.



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