Il tango germoglia nei sobborghi ( arrabal) di Buenos Aires intorno all'Ottocento, tra le popolazioni miste di soldati, immigranti e contadini.
il tango vero e proprio, quello Europeo nasce nel 1870 da un genere di canzoni chiamate payada che i gauchos accompagnavano con la chitarra e che proveniva da due grandi filoni candombe (antico rito degli schiavi argentini e uruguayani) e milonga, una sorta di parodia inventata dai bianchi riferita ai canti usati nel carnevale dai neri e in seguito integrata nel repertorio dei payadores.
La milonga diventa in breve tempo, un ballo popolare che possiede al suo interno una certa sfrontatezza dovuta alla posizione e alla dinamica stessa del ballo, in breve tempo si unisce al tango dando vita al "tango - milonga" o milonghero.
La melodia del tango caratterizzata dal suono del basso sincopato, proviene dall'habanera, pervenuta da Cuba per mezzo dei marinai, intorno al 1850. In seguito si trasformerà nell'espressione argentina del tango.
Questa forma danzaria subirà diverse influenze e modificazioni fino ad arrivare alla fine dell'ottocento ad assumere coreograficamente, delle figure caratteristiche dove l'uomo e la donna sono l'uno di fronte all'altra, il tango si manifesta in modo teso e fremente, ballando guancia a guancia, si discosta quindi notevolmente dall'originario e festoso candombe, mantenendone tuttavia due figure: corte (l'arresto), e la quebrada ( la torsione del busto).
La prima pubblicazione su di un giornale argentino in riferimento al tango, avviene nel 1866, in quell'occasione si parlava di un brano musicale La Coqueta, a cui veniva attribuita la per la prima volta la denominazione di "Tango".
Sempre in Argentina nel 1910, compaiono i primi trii musicali di tango formati da clarinetto chitarra o arpa, il clarinetto talvolta veniva sostituito da un flauto, in seguito si formeranno i quartetti, nei quali sarà presente anche la fisarmonica, strumento tipico delle orchestre di tango, mentre il flauto verrà sostituito dal bandonèon, un altro strumento fondamentale dalla tecnica difficile e il fraseggio cadenzato.
Agli inizi del 1900 il tango conquista l'Europa e l'America grazie a due brani musicali: El Choclo e La Marocha.
Un nome di rilievo come espressione musicale del tango argentino, è
sicuramente quello di Alfredo Gobbi, il quale dal 1907 al 1915 incide
numerosi dischi di tango a Parigi, Londra e Filadelfia.
In pochi anni il tango conquista la capitale francese,nascono numerosi i concorsi, sempre più frequenti gli spettacoli offerti nei vari locali tra cui il famoso Moulin Rouge.
Negli anni 20 in Europa e negli Stati Uniti sorsero numerose scuole di ballo e case da tè dove si gioiva di questa nuova forma danzaria che in breve approderà in teatri, cinema e Hotel ad Hollywood farà la sua prima comparsa nel film "I quattro cavalieri dell'Apocalisse", in cui Rodolfo Valentino interpreterà un focoso tango in costume da gaucho.
Numerosi ballerini si specializzarono nel tango definito "da salone", un genere codificato, complesso e raffinato le cui figure per la maggior parte, esistono tuttora, tra le figure più rappresentative di questo genere ricordiamo due ballerini: Veloz e Yolanda.
La chiesa cattolica condanna il ballo considerato lascivo e volgare, ma ciò nonostante in breve tempo la sua espansione interesserà anche l'Inghilterra la Germania e tutta l'America latina.
Musicalmente subirà un'altra evoluzione con la nascita dei sexteto, introducendo violino e piano ad opera di Julio de Caro, il quale trasformerà il tango in una musica a vocazione artistica, con tocchi lirici e arrangiamenti ricercati, inoltre si adotterà la battuta a quattro tempi mantenendo i ritmi del candombe e della milonga.
negli anni 20 emerge un grande cantante fortemente rappresentativo Carlos Gardel che morirà tragicamente nel 1935 in un incidente aereo. Negli anni a seguire il regime argentino coincide con il deteriorarsi della situazione sociale ed economica del paese e il tango risente di queste influenze subendo un declino, l'unica innovazione che appartiene a questo periodo è dovuta all'introduzione del ritmo canyengue di origine bantu.
Negli anni che vanno dal 1940 il tango rinasce arricchendosi sia sul piano letterario che musicale, risentendo notevolmente delle influenze jazz. tra gli interpreti di questo periodo ricordiamo: Anibal Troilo, un grande virtuoso del bandoneon, il pianista Osvaldo Pugliese, e il musicista Horacio Salgàn. negli anni seguenti 1960 avverrà una vera e propria rivoluzione del tango ad opera di Astor Piazzolla che per la prima volta introdurrà il tango da concerto.
Tngo argentino |
Sexteto di Julio de Caro |
sei una vera intenditrice, mi piacerebbe imparare il tango... :))
RispondiEliminaA me piacerebbe avere una sicurezza generale, che mi consentisse di divertirmi con qualsiasi ballo, questo compreso.
RispondiEliminaIl tango però personalmente non mi appassiona molto
RispondiEliminaBe da questo punto di vista il ballo è terapeutico aiuta ad acquisire sicurezza
RispondiEliminaNon ci sono tagliata per i balli, però scopro che è appassionante anche leggerlo .. pur se non lo si pratica.. Mi è piaciuta molto questa sintesi tanguera .. :-)
RispondiEliminaIo adoro il tango, quello figurato mi commuove addirittura... stupendo! :-)
RispondiEliminaBrava Lauretta, mi fa piacere...
RispondiEliminaLavia il ballo non è altro che l'espressione della nostra personalità...