La macchina da o per scrivere, ha costituito, senza dubbio, il primo mezzo di scrittura meccanizzata che ha preceduto di molti anni i computer e i moderni tablet. non si sa bene quale sia stato il vero inventore della macchina per scrivere in quanto la sua paternità viene attribuita a più di una persona, di diversa nazionalità. È anche possibile che varie persone abbiano lavorato contemporaneamente ad idee simili senza necessariamente essere a conoscenza l'uno del lavoro dell'altro.
Una macchina per scrivere (probabilmente la prima) fu inventata dall'avvocato novarese Giuseppe Ravizza nel 1846 con scopi umanitari in quanto il suo inventore volle ne auspicava l'utilizzo da parte dei ciechi. Fu brevettata come cembalo scrivano nel 1855. Un'altra persona a cui è stata attribuita l'invenzione della macchina per scrivere è Peter Mitterhofer.
Nei primi modelli meccanici ed elettro-meccanici era presente una tastiera i cui tasti di scrittura premuti azionavano un martelletto corrispondente in grado di trasferire l'inchiostro dal nastro alla superficie della carta. A questo seguiva immediatamente l'avanzamento di uno scatto del carrello sul quale stava il foglio di carta che veniva così posizionato in modo corretto per la stampa del carattere successivo. Era inoltre comune l'utilizzo della carta carbone che consentiva di ottenere più copie conformi all'originale con una sola operazione di battitura, esattamente come viene fatto in epoca recente.
Gli accessori di uso più frequente erano la "gomma" e il "bianchetto", utilizzati per rimuovere o coprire errori. Successivamente nacquero le macchine elettroniche con elemento unico di scrittura. Ciò permetteva di variare il carattere, sostituendo la sfera o la margherita, di applicare uniformemente la pressione e l'intensità dell'inchiostro, e di correggere gli eventuali errori di battitura dopo o prima della stampa.
La prima macchina per scrivere elettrica venne prodotta nel 1901, appena un secolo fa.
Questi spettacolari modelli sono proprietà di uno studio notarile di Roma che ha realizzato una cospicua collezione di macchine per scrivere d'epoca. Come potrete notare sono presenti marchi italiani, quali Olivetti e stranieri. Le macchine proposte nelle foto sono prodotte in epoche differenti, antiche e più recenti, ma avvolta comunque da un un alone e un sapore storico incantevole, abituati come siamo alla modernità e alla tecnologia, entrando in questo studio si viene catturati da un frammento di storia vissuta e testimoniata attraverso questi bellissimi esempi di macchine da scrivere d'epoca.
qui olivetti la fa da padrone. basti pensare alla lettera 22
RispondiEliminamonica c.
Io ne una che avrà 40 anni e una che ne avrà 20... poi siamo passati al pc e sono rimaste lì, di bellezza :-)
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