Non tutti sanno che molto spesso, la civiltà cinese precede di secoli e talvolta di un millennio la civiltà occidentale nel campo della tecnica meccanica e di molte altre tecniche tra cui anche quelle legate all'artigianato.
Le modalità concrete della diffusione artigianale cinese non sono sempre stati chiari, ad esempio si è ipotizzato che elementi legati alla tecnologia tessile cinese possano essere stati introdotti nelle pratiche della manifattura italiana nella seconda metà del XIV secolo ad opera di centinaia di tartari che furono venduti come schiavi a Firenze.
Nel periodo della dinastia Ming le più grandi ed importanti tecniche produttive sono già acquisite, l'Impero cinese conosce un periodo di grande stabilità.
Significativi risultano i miglioramenti nella ricerca delle fabbricazione e smaltatura della porcellana cinese nella quale si arriva a realizzare spessori sottilissimi (porcellana a guscio d'uovo).
A partire dal periodo mongolo si importa l'ossido di cobalto dalla Persia, questo materiale consentirà lo sviluppo e l'evoluzione delle tecniche di pittura degli elementi azzurri.
Maestri pittori esprimono la loro grande maestria realizzando nell'arte ceramica dei veri e propri capolavori di grande valore.
In Cina si andò sviluppando una grandissima tradizione di sculture, vasi e statue di straordinaria bellezza. la porcellana bianca divenne una realtà produttiva importantissima e si diffuse in seguito in tutta l'Europa.
Sempre nell'epoca Ming si inizia a dipingere i pezzi prima della cottura sotto lo strato di vetrina.
Non solo nella realizzazione di porcellane ma anche in molti altri settori l'artigianato artistico cinese acquista grande padronanza della tecnica e capacità che non temono confronti, basti pensare alla lacca e alle incisioni su di essa realizzate, in cui si riesce ad arrivare a stendere fino ad un centinaio di strati sulla base di metallo o legno.
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